La PlayStation segnò l'esordio di Sony nel campo delle console e fu un enorme successo dando inizio ad una rivoluzione che modificò l'immagine delle console stesse per il grande pubblico, da prodotto pensato per un pubblico più giovane a realtà tecnologica in grado di cambiare la quotidianità familiare. In questo senso erano già stati fatti iniziali tentativi ma di scarso successo, come il CD-i e il 3DO; è parere diffuso che il successo della PlayStation sia dovuto non solo alla elevata qualità e versatilità dell'hardware prodotto, ma soprattutto a una grande campagna pubblicitaria senza precedenti in questo campo, con spot di forte impatto e originalità, che riuscì a interessare un'utenza molto più vasta di quella tradizionale dei videogiochi. In tal modo Sony riuscì a primeggiare sui marchi storici del settore, Nintendo e SEGA.
Vediamo ora la storia della PlayStation.
Verso la fine degli anni 80, l'Occidente videoludico era dominato da due campioni: SEGA e Nintendo. La crescita tecnologica del medium, in sostanza, era veicolata queste due compagnie, con la prima - in particolare - che stava sviluppando il SEGA CD, un accessorio per il Mega Drive tramite il quale leggere i software su CD-ROM. Iniziavano a intravedersi gli albori di una nuova era, e la casa di Kyoto doveva necessariamente adeguarsi per non restare indietro nel processo evolutivo. Allo scopo di controbattere l'avanzata della rivale, Nintendo si avvicinò a Sony, che già rappresentava all'epoca un colosso dell'intrattenimento, seppur non di stampo ludico.
Come rivelato da Phil Harrison - ora vice presidente di Google e un tempo executive director in forze presso Sony Computer Entertainment - l'accordo iniziale prevedeva la realizzazione di un CD drive per Super Nintendo, e di un'unità combinata chiamata PlayStation o Super NES CD-ROM System, che avrebbe dovuto amalgamare in un'unica soluzione sia il lettore CD che le cartucce. E fu così che entrò in campo l'ingegnere Ken Kutaragi, altrimenti noto come il papà di PlayStation: un personaggio che personalità di spicco dell'universo Sony come Andrew House e Kaz Hirai definirono "un visionario", "molto dinamico ed energico". Spettano a lui dunque i meriti per la nascita della console: tuttavia, quando questa "mentre brillante e piena di idee" si presentò dinanzi a Norio Ohga, al secolo presidente della compagnia, trovò delle catene pronte ad imbrigliare i suoi progetti. Inizialmente, l'idea per una console di videogiochi venne rigorosamente bocciata. "Non siamo una società di giocattoli" - si sentì dire - "e non faremo parte di questo business".
Ma il grande capo avrebbe ben presto cambiato idea. Nonostante i patti con Kutaragi, Nintendo scelse di rompere segretamente l'accordo: il contratto prevedeva infatti il controllo sulla distribuzione dei CD-Rom da parte di Sony, e avrebbe pertanto causato all'azienda di Mario una considerevole perdita in termini economici. Questo fu un fattore determinante che portò Yamauchi (il presidente della Grande N) a tagliare di netto i rapporti con il partner e a creare un sodalizio molto più vantaggioso con Philips
Chiaramente questa mossa strategica non fu ben accolta da Ohga, il quale - probabilmente per reagire all'offesa e allo smacco subito - ritrattò le sue convinzioni iniziali e diede il via libera a Kutaragi per avviare la produzione della console. Sony reagì quindi al "tradimento" di Nintendo ed entrò di prepotenza nel mondo del gaming a 32 bit con un sistema dal nome in codice di PlayStation X: era il 16 novembre 1993 quando nacque la divisione dell'azienda denominata Sony Computer Entertainment, un anno prima del lancio della piattaforma che avrebbe cambiato il corso della storia dell'intrattenimento interattivo.
Ci furono due modelli della prima PlayStation, oltre a quella classica:
Nel 1997 venne prodotta anche un'altra versione della PlayStation chiamata Net Yaroze. Era più costosa, di colore nero, e possedeva alcuni strumenti che consentivano agli amatori di sviluppare giochi homebrew per PlayStation. Il Net Yaroze presentava apposite limitazioni per impedirne l'uso ai professionisti, ad esempio il gioco doveva essere più piccolo di 2 megabyte per entrare tutto in RAM e le applicazioni create con questo kit potevano essere eseguite solo su PlayStation Net Yaroze oppure inviate e compilate dalla Sony stessa.
la PSONE; Lanciata nel 2000, si differenziava dagli esemplari prodotti negli anni '90 per dimensioni ridotte e per piedini posti sul lato inferiore erano di gomma e non più in plastica come nei primi modelli. Le differenze possono essere così riassunte:
BIOS aggiornato;
pulsante reset e di accensione in un unico bottone;
protezione contro modifiche hardware;
assenza di porta seriale;
presenza di una presa SCART;
alimentatore elettrico esterno, con un connettore di diverso tipo, da 7,5 volt.
Inoltre nel 2002 venne messo in vendita un accessorio consistente in uno schermo LCD con altoparlanti incorporati, che se abbinato alla console la rendeva portatile.
Ecco invece alcune curiosità sulla prima PlayStation:
Il 9 gennaio 2006 è stata lanciata, dalla NASA, la sonda New Horizons verso Plutone per raccogliere immagini del pianeta. In questa sonda è stata utilizzata la CPU modificata (per resistere alle radiazioni spaziali) della PlayStation.
Chi si ricorda dei mitici Demo Disc di PS1? Tra colori sgargianti e neri opachi, gli stilosi CD si sono ritagliati un posticino nel cuore degli appassionati del mondo PlayStation, che invece - complice l'insuccesso della trovata - potrebbero aver dimenticato un altro tipo di "personalizzazione". I dischi di Fifa 2001 e Gran Turismo 2 per PS1 infatti erano degli "scratch and sniff", un termine che non lascia spazio all'immaginazione.
Sfregandone la superfice, in pratica, si potevano sentire alcuni odori tipici dei mondi contenuti nei due giochi. Il titolo di Polyphony ad esempio liberava l'odore di pneumatico, mentre il disco del calcistico di EA sapeva di... erba.
Fonti: wikipedia, everyeye.it, tgcom24