Con più di 100 000 unità vendute Sharp riuscì ad imporsi nel mercato dei computer, per poi, negli anni successivi, rilasciare costantemente nuovi modelli per raggiungere nuovi clienti. Punto forte della macchina era sicuramente il design, che riusciva ad incorporare senza sforzo diverse parti, dallo schermo monocromatico al lettore delle cassette, per non trascurare la tastiera, forse l'elemento più controverso a causa della sua relativa scomodità, compensata però da colori invitanti. Per completare l'esperienza, uno speaker integrato venne incluso nella macchina, senza incidere significativamente sull'ingombro complessivo.
Oltre alla sua poliedricità, la macchina era capace di girare numerosi linguaggi di programmazione allora diffusi, tra cui BASIC, PASCAL, FORTH e FORTRAN. Doveroso è però menzionare come non vi era nessun interprete caricato nella ROM (memoria) del computer, richiedendo dunque l'uso di cassette apposite. Questi linguaggi di programmazione sono infatti piuttosto semplici da comprendere, assomigliando per certi versi all'odierno Inglese. Questo si spiega col fatto che richiedono degli interpreti appositi per tradurre il codice in istruzioni per la macchina, lasciando concentrare l'utente più sulla logica generale del programma, che sulla sintassi, assomigliando per certi tratti a Python pur presentando comunque un certo grado di complessità. Questi interpreti, purtroppo, andavano ad incidere sui 20k di ram, che in edizioni successive aumentarono sino a 48k. Sharp giustificò tale operato con la sua filosofia di Clean Design, ossia un design pulito che lasciasse decidere all'utente il linguaggio da adoperare.
All'interno la macchina è meticolosamente progettata per sfruttare lo spazio efficacemente, con un'apertura a conchiglia che permette l'immediato accesso alla scheda madre, e una gestione dei cavi a dir poco accurata.
Indubbio è il piacere che un utente prova dinanzi a tale progettazione, che permette un accesso facile alla componentistica interna e indiscussa libertà sul fronte software.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Fonti:
1) https://www.sharpmz.no/articles/the-mz-series/mz-80/mz-80k-history/
2) https://www.old-computers.com/museum/computer.asp?c=174
3) http://www.compvter.org/index.php/Sharp_MZ80k
4)http://www.computinghistory.org.uk/det/2867/Sharp-MZ-80K/
5)http://www.dizionariovideogiochi.it/doku.php?id=sharp_mz-80k