Nome: Commodore SX-64 Executive Computer, detto anche semplicemente “Commodore SX-64” o “SX-64”; nome promozionale “Commodore 64 Executive”.
Produttore: Commodore Business Machines Inc.
Tipo: Personal computer
RAM: 64 kB
Peso: 10,5 kg
Prezzo: prezzo di lancio $995 (Stati Uniti); £ 2.301.000 (Italia).
CPU: MOS 6510
SO di serie: KERNAL
Altro software di serie: Commodore BASIC 2.0
Paese sede del marchio: Stati Uniti
Anno di inizio commercializzazione: fu annunciato nel gennaio 1983, la vendita iniziò nello stesso anno.
Anno di fine produzione: 1986
Il Commodore SX-64 Executive è personal computer ed è uno dei modelli più originali prodotti dalla Commodore Business Machines Inc.
Nella prima metà degli anni '80 furono venduti milioni di home computer e, tra questi, quello che ebbe maggior successo fu il Commodore 64: potente, dotato di una vasta gamma di software, pratico e alla portata di tutti. Il C64 non era solo una macchina ludica: la quantità di periferiche disponibili e di software gestionali lo rendevano adatto anche ad un utente professionale. Per questo la Commodore decise di produrne una versione "portatile", dotata di tutto il necessario per essere utilizzata dovunque, il Commodore 64 sx.
Si presenta come un parallelepipedo scuro, rifinito con fasce grigie e caratterizzato da un grande maniglione. La parte frontale, decorata dal logo della Commodore e dal nome del computer, è in realtà la tastiera, che nasconde le parti essenziali del computer. Sganciandola dal corpo principale, al quale rimane unita da un cavo a spirale di tipo elettronico, si scopre il piccolo ma nitidissimo monitor a colori da 5 pollici. Il display, a colori, è integrato nell'unità centrale e situato sulla sinistra del frontale. Sulla destra del display, integrato anch'esso nell'unità centrale, è presente un drive per floppy disk da 5¼ pollici e 170 kB, lo stesso del Commodore 1541. Sopra al drive è presente un piccolo vano portaoggetti che permette l'alloggiamento di floppy disk o cavi all'interno del Commodore SX-64, mentre il piccolo sportello sotto la "C" della Commodore custodisce i comandi per la regolazione del monitor.
Il Commodore SX-64 ha proprio tutto: una fessura sul dorso, chiusa da un'aletta a molla, che permette l'inserimento delle cartucce; sempre sul dorso sono presenti le griglie attraverso le quali è diffuso l'audio degli altoparlanti sottostanti. La parte posteriore del computer è dotata di tutte le prese necessarie per i collegamenti a periferiche esterne. Insomma, l'SX-64 è un piccolo gioiello di tecnologia Commodore.
Detiene il primato per essere stato il primo computer portatile della storia disponibile in commercio dotato di display a colori.
Il Commodore SX-64 fu commercializzato dal 1983 al 1986 in vari Paesi del mondo, tra cui l'Italia.
Si stima che ne furono vendute meno di 10.000 unità quando ne fu dismessa la produzione.
Non ebbe un notevole successo nelle vendite e il suo fallimento fu attribuito a varie cause, in particolare al cattivo marketing e un parco software ristretto in confronto ai suoi concorrenti, come l'Osborne 1 e il Compaq Portable. In più questi ultimi erano più veloci e convenienti di prezzo, sebbene entrambi dotati di monitor in bianco e nero.
Per quanto riguarda la tecnologia costruttiva di base e il funzionamento di base, il Commodore SX-64 è un computer elettronico digitale basato sull'architettura di von Neumann (una tipologia di architettura hardware per computer digitali programmabili a programma memorizzato la quale condivide i dati del programma e le istruzioni del programma nello stesso spazio di memoria). Di serie (cioè senza accessori opzionali) l'hardware del computer è costituito esclusivamente dall'unità centrale e da una periferica esterna: una tastiera alfanumerica QWERTY (il più comune schema per tastiere alfanumeriche, utilizzato nella maggior parte delle tastiere per computer. Il nome deriva dalla sequenza delle lettere dei primi sei tasti della riga superiore della tastiera) dotata di quattro tasti funzione ma priva di tastierina numerica. La tastiera, di tipo meccanico, rappresenta la principale interfaccia utente di input e si collega all'unità centrale via cavo.
Quando non si utilizza il computer, la tastiera può essere fissata all'unità centrale in modo da formare con essa un unico blocco.
Questa possibilità che viene offerta ha due funzioni:
La prima è di facilitare il trasporto del computer (due blocchi da trasportare implicano maggiore impegno e attenzione).
La seconda funzione è invece protettiva: la tastiera si fissa all'unità centrale con i tasti rivolti verso di essa. Non è quindi possibile danneggiarli involontariamente con piccoli urti quando la tastiera è fissata all'unità centrale.
Inoltre la tastiera viene fissata proprio sopra al frontale dell'unità centrale coprendolo completamente. In tal modo anche il display e il drive per floppy disk sono protetti in caso di piccoli urti.
Come accennato in precedenza, il Commodore 64 sx è la versione portatile del Commodore 64.
Esistono diverse differenze tra i due modelli, il Commodore 64 sx ha delle migliorie essendo il modello successivo. Innanzitutto nella schermata principale fu sostituito il colore blu con il bianco per una migliore leggibilità su uno schermo più piccolo, il blu causava alcuni problemi di compatibilità con alcuni programmi. La periferica di default per il caricamento e il salvataggio è il drive floppy. La porta per il lettore a cassette e quella monitor furono omessi, rendendo impossibile l'uso di una stampante attraverso la porta del lettore a cassette senza una modifica.
Esiste una versione avanzata del Commodore 64 sx, più rara, nota come il DX-64, dotata di un doppio drive floppy. C’è anche un versione mai rilasciata, il SX-100, che dispone di uno schermo monocromatico.
Fonti: Wikipedia, Mediacommerce.eu, Computer Museum.