Pong è un videogioco sportivo bidimensionale che simula in modo molto semplificato il tennistavolo. Il giocatore controlla una racchetta sotto la forma di una barra bianca che può muovere verticalmente lungo un lato dello schermo. È possibile giocare in singolo contro il computer o a due giocatori.
L'obiettivo del giocatore è colpire una palla, simulata da un piccolo quadrato, e rispedirla all'altra racchetta: il giocatore che non riesce a rispedire la palla concede un punto al suo avversario.La palla si muove con moto rettilineo uniforme e può rimbalzare sui lati superiore e inferiore dello schermo.
La tecnica di generazione dell'immagine sul televisore non era ancora basata sul concetto di matrice di pixel, ma si procedeva per manipolazione della linea di scansione del cinescopio con componenti elettronici di tipo analogico. I contatti tra la palla e racchetta e tra palla e bordi del campo venivano realizzati con componenti logici tipici dell'elettronica digitale.
La popolarità di Pong diminuì negli anni '80 quando i videogiochi andarono temporaneamente fuori moda, ma fino a quel momento si era già assicurato il suo posto nella storia come il gioco arcade più popolare.
Nel 1974 i creatori del Magnavox Odyssey fecero causa ad Atari per aver rubato il concept per Pong . Magnavox vinse la causa nel 1977, sostenendo il brevetto dell'azienda, ma a quel punto Atari aveva già concesso in licenza il brevetto per $ 700.000.
Il marchio, Atari, si prepara al ritorno con un progetto inedito che la software house ha in lavorazione su PC e console, realizzato in collaborazione con il team britannico Chequered Ink.
Si tratta di Pong Quest, un gioco di ruolo che prende il gameplay classico della serie e lo declina in chiave fantasy, trasporta il giocatore attraverso ambientazioni e scenari estrapolati dai franchise di maggior successo del catalogo Atari, tra i quali Adventure e Centipede. Oltre a un nuovo comparto grafico, adattato ovviamente ai tempi che corrono, sarà possibile modificare l'aspetto delle racchette sfruttando una serie di variazioni estetiche ispirate alle serie più rappresentative del catalogo di Atari.
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