Produttore: Atari
Origine: USA
Anno: luglio 1977
SOFTWARE / GIOCHI INTEGRATI Nessuno
CONTROLLER 2 joystick con un pulsante di fuoco ciascuno
Cpu 6507
Clock 1,19 MHz
Ram 128 byte
Rom 4 KB max.
MODALITÀ GRAFICHE 160 x 192
COLORI 128 colori (16 colori con 8 livelli di intensità ciascuno)
SUONO 2 canali mono
PORTE I / O Due connettori controller, ingresso alimentazione, uscita TV RF
Cartucce MEDIA
ALIMENTAZIONE Alimentatore esterno. 9VDC 500mA - - (o- +
L’Atari 2600 è stato progettato da Jay Minor, Steve Mayer, Ron Milner e Joe Decuir. Questa invenzione ha segnato la scomparsa delle console Game Brain. Alle caratteristiche delle console di gioco singole ne sono state aggiunte altre , come un interruttore bianco e nero/colore o due porte controller, che permettevano la connessione di controller diversi. Questa era una console programmabile, il codice del gioco veniva memorizzato nel chip del rom della cartuccia. Sulla console c’era anche la funzione di selezione che permetteva di avere nella cartuccia diverse versione dello stesso gioco. Inizialmente venne lanciato a un prezzo di 200$ e non ebbe il successo desiderato.
L’Atari 2600 divenne un fenomeno familiare solo nel 1980, quando divenne la prima console a cartuccia a essere incorporata in un gioco arcade a gettoni: Space Invaders. Molte persone acquistarono l’Atari 2600 solo per giocare con Space Arcade a casa. Nello stesso anno molti creatori dell’Atari 2600 abbandonarono la società per non aver ricevuto alcun merito per la creazione del gioco, e crearono una società: Activision.
Nel 1982 l’Atari 2600 riscosse un nuovo successo, grazie al nuovo gioco Pacman, che nonostante fosse considerato scadente tra i giocatori ebbe un grandissimo successo. Nello stesso anno Atari ha pagato 21 milioni di dollari per avere i diritti di rilascio di un gioco basto sul film E.T. Questo gioco ha portato a una grande perdita di denaro e ciò non ha mai permesso ad Atari di riprendersi del tutto.
Nonostante questo l’Atari 2600 ha guadagnato il suo posto nella storia. Ha venduto oltre 25 milioni di unità, ha prodotto un gran numero di classici, e ha aiutato a stabilire il mercato delle console e ad aumentare la popolarità complessiva dei videogiochi.
Uno degli emulatori più importanti è Stella, una multipiattaforma con licenza GNU General Public License (GPL). Stella è stato originariamente sviluppato per Linux da Bradford W. Mott ed è attualmente gestito da Stephen Anthony. Dalla sua versione originale, diverse persone si sono unite al team di sviluppo per portare Stella su altri sistemi operativi come AcornOS, AmigaOS, DOS, FreeBSD, IRIX, Linux, OS/2, MacOS, Unix e Windows.
Fonti:
https://www.old-computers.com/museum/doc.asp?c=878
https://www.old-computers.com/museum/computer.asp?c=878&st=2